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2007, che musica maestro!

e' giunto il momento di tirare le somme di questo 2007 musicale, e devo dire che quest'anno la classifica e' stata piu' problematica del solito, infatti barero' e non sara' assolutamente una top 10° ma una top 15 con diversi pari merito

- DISCO DELL' ANNO

the Dillinger Escape Plan - Ire Works: Innegabilmente il disco piu' atteso dal sottoscritto per l' anno appena passato. Sicuramente anche il piu' sofferto, dopo i problemi di lineup, il tour saltato con i Meshuggah mi aspettavo il peggio. Invece, invece e' IL disco che sigla il 2007. Ne ho gia' scritto in abbondanza quindi non mi dilunghero', ma fatevi un favore, se non l' avete sentito dategli almeno una possibilita'

- I dischi che nell' anno di grazia 2007 anno messo a dura prova le batterie dell' ipod!

02. Down - Over the Under | High on Fire - Death is This Communion

secondo posto a pari merito per 2 band che hanno saputo rimodellare il loro sound con le rispettive nuove uscite. i Down perdendo aggressivita' hanno sfornato un disco sofferto e blues, un disco potente ma che sa toccare le giuste corde dell' animo, con un Anselmo mai cosi' ispirato. gli High on Fire invece in aggressivita' ne hanno guadagnato, hanno sfornato un disco stoner massiccio e diretto, abbandonando il sound pachidermico dei primi dischi e tirando fuori uno schiacciasassi. Matt Pike e' il Lemmy dello Stoner

03. Ianva - L'Occidente

il podio lo chiudono gli Ianva, semplicemente perche' e' un EP, fosse stato un disco mi sarei ritrovato molto combattuto per la prima posizione. 3 inediti e una (stupenda) cover degli Strawbs, da pelle d'oca. grandi.

04. Janvs - Fvlgvres

altro gruppo italiano, altro gruppo da Genova, ottimo esempio di come si possa continuare a fare del buon black senza scopiazzare o risultare ridicoli.

05. il Teatro degli Orrori - Dell'impero delle tenebre

CARRARMATOROCK! non ci sono parole per questa band, che nel 2007 se ne esce con un debut di tutto rispetto, energico, intelligente e vivace.
un altra volta un esempio di come si possa suonare buona musica senza essere fagocitati dal mare di mediocrita' che ci circoda. Se il rock italiano fosse tutto cosi'…

06. Crippled Black Phoenix - A Love Of Shared Disasters | *shels - Sea of the Dying Dhow

2 dischi che ho scoperto da poco,se devo essere sincero, me li ero fatti sfuggire all' uscita (grazie a baku per la segnalazione sui Crippled Black Phoenix), 2 piccole perle di quello sterminato territorio che sta diventato il post rock, simili tra di loro ma anche molto diversi. Se i Crippled Black Phoenix riescono a creare ripetendo all' infinito 2 note un disco eccezionale, gli *shels partono da una base post-rock aggiungendoci sopra diverse influenze, una su tutti i Neurosis, un ombra che pervade tutto l' album.

07. Witchcraft - the Alchemist

gioia e tripudio, musica cosi' genuinamente ancorata agli anni '70 e suonata con questa passione se ne trova ben poca in giro. Escono per la sempre attenta a questo tipo di sonorita' Rise Above records di Lee Dorian, un album di rock anni '70 uscito nel 2007, un paradosso ma e' cosi'.

08. Alcest - Souvenirs d'un autre monde

Shoegaze? Alt Rock? Post Rock? io dico solo stupende melodie e una musica che mette in pace con il mondo.

09. Oceans of Sadness - Mirror Palace | Samael - Solar Soul

gli Oceans of Sadness con il loro 4° lavoro fanno il botto e lo fa anche la Scarlet Records che li mette sotto contratto insieme ai notevolissimi Bokor, un disco metal in realta' poco inquadrabile in un genere ben definito, un prog metal che strizza l' occcio all' estremo e al goth. Notevolissimi. i Samael invece si riconfermano delle bestie in continuo mutamento, mi aspettavo un disco ancora piu' elettronico e poco aggressivo, sulla scia del precedente esperimento Era One / Lesson In Magic #1 invece tornano su coordinate piu' dure, sia con il cantato che con la musica che si sposta in territori piu' industriali che elettronici. Disco forse meno immediato di Reign of Light ma dopo qualche ascolto ti si fissa in testa.

10. Neurosis - Given to the Rising | Bokor - Anomia1

i Neurosis continuano imperterriti la strada dell' evoluzione, inserendo ogni volta qualcosa di nuovo, qualche spunto su cui riflettere. Inutile dilungarsi, piuttosto cerchiamo di vederli piu' spesso live in Italia, farebbe solo bene.
i Bokor offrono invece un debut che ha del miracoloso, riescono a plasmare musica di una certa caratura e dare un impronta personale al tutto, sentendo i Bokor vi verranno in mente gli Opeth, Cornell, Tool, Porcupine Tree e altre entita' di un certo spessore, senza pero' mai perdere il filo logico che guida tutto il disco. Cervellotico all' inizio, ma dopo i primi ascolti il bandolo della matassa si fa piu' visibile. Non perfetti, ma per la perfezione c'e' tempo visto che, in tutta sincerita', hanno ottime carte da giocare.

11. Between the Buried and Me - Colors | the End - Elementary

i BtBaM raccolgono le idee, appendono l' ennesimo santino di Patton in sala prove e proseguono con coerenza il discorso di Alaska, ovvero una base hardcore su cui giocare e infilarci di tutto, dal metal estremo a melodie pattoniane dal sapore vagamente Faith no More senza risultare troppo cervellotici o ostili all' ascoltatore che li sente per la prima volta, cosi' come i "colleghi" the End che ad inizio anno hanno sfornato la prima uscita interessante del 2007, anche loro rientrano nella grande e nuova famiglia del math-core, dopo un buon debut di qualche anno fa che faceva intravedere interessanti derive musicali dei nostri sfornano Elementary, che non fa altro che allargare e dilatare le influenze ambient, elettroniche, tooliane e psichedeliche relegando in un certo senso le parti piu' di impatto, senza pero' svilirle. Avanti giovani, siete il futuro della musica!

12. Yakuza - Transmutations

seguono a ruota gli Yakuza! extreme jazz? sicuramente, con il terzo disco, si riavvicinano di piu' a quel piccolo capolavoro del debut, Way of the Dead, riprende piu' aggressivo e piu' schizzato, pezzi che potrebbero stare su un disco degli Isis, dal post-hc al jazz passando per hc e prog, doom o death metal… chiamatelo come volete, jazzcore, extreme jazz, progressive hc o come diavolo vi suona meglio. Tanto anche la loro etichetta, trovandosi di fronte a questo disco gli ha chiesto:"e mo a chi lo vendiamo?Siete troppo metallari per il circuito jazz e siete troppo cervelloni per il circuito metal".
Massimo rispetto per chi se ne fotte delle etichette e del modo di apparire e suona quello che vuole, in barba alle vendite

13. Electric Wizard - Witchcult Today

altro disco in classifica della Rise Above, altro disco dalle sonorita' di altri tempi. Gli Electric Wizard cambiano le carte in tavola, rimangono ancora una creatura oscura e inquietante, ma provano ad abbandonare per una volta la formula che li ha resi celebri, cercando di suonare piu' immediati (si avete letto bene, immediati) ma non di certo meno oscuri. Colpito il bersaglio, scontentati molti fan storici, ma sinceramente.. chissenefrega?

14. Baroness - Red Album

debut album per i Baroness che dopo 2 ep (dalle coordinate stilistiche leggermente diverse e piu' "asciutti") sfornano la loro prova sulla lunga distanza. Alcuni li hanno definiti noiosi, io li ho trovati estremamente stimolanti, con passaggi dallo sludge agli anni '70, da psichedelia pesante al prog. Bravi. e poi il cantante/chitarrista e' quel geniaccio che disegna (anche) le copertine dei Kylesa

15. the Ocean - Precambrian

fanalino di coda di questa estenuante classifica, i the Ocean escono con un doppio cd che raccoglie quello che avevano abbozzato con Fluxion/Aeolian, dove (in un esperimento simile a Deliverance e Damnation degli Opeth) esploravano il lato piu' pesante e quello piu' sperimentale della band.
In questo doppio cd troviamo prima tutta la violenza hc che questo collettivo di artisti di Berlino e' capace di produrre mentre nel secondo cd trovano spazio le soluzioni stilistiche piu' sperimentali, con la collaborazione di diversi musicisti (tra i quali gente da Converge e Breach, tanto per dirne una, nel secondo cd cantano in meta' di mille) e di diversi strumenti, in primo piano tastiere e archi.

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